“Grazias a Deus”. Ricordando ancora Carlo Vespa

Sorriso leggero e cuore profondo, amico perduto e sempre presente.

Magnifica conclusione della messa di suffragio: le note e le parole, le voci dei Banda Beni che s’alzano dal presbiterio diffondendosi per l’intera navata, impreviste oppure no, e intonate raccontano all’assemblea raccolta e ancora addolorata – quanto ancora addolorata! – «Grazias a Deus». E prima, ecco Matteo che legge, dall’ambone, le pagine tratte dal libro di Tobia: «Sia lodato sempre il Dio vivente! Dio castiga, ma poi ha compassione; fa scendere nel mondo dei morti, ma fa anche risalire dalla tomba…».

Carlo Vespa, e Mario Biggio con lui. Mario che doveva essere il motivo di una conversazione che con Carlo mi ero ripromesso di registrare, e poi mancata da me o dai miei travagli. «Sa luxi prena s’ada mancai / è propriu s’ora de torrai a domu… deppeus furriai». Una suggestione, un sentimento che fa ponti fra terra e cielo, combinando l’afflizione di chi, qui, ha visto le sofferenze crescere e le speranze indebolirsi – «… e a pagu a pagu su soli si studa…» -, fra casa e ospedale, ospedale e casa, prima della sconfitta – sconfitta condivisa, sconfitta di tutti – e la realtà altra, ineffabile per definizione ma che deve essere piena e bella d’ogni risposta, compensatrice e premiante: piena e bella perché lì è il senso di tutto.

All’Annunziata di Cagliari, parrocchia francescana e benvoluta, derivata da tante storie religiose e sociali cittadine, prima paolotta poi scolopia, venuta fra le prime, la prima anzi figlia delle storiche collegiate spagnole – a Stampace dov’è Sant’Anna che signoreggia – è il raduno. Un ponte anche questo simbolico, di rimandi pensati, ponte tutto terrestre e cagliaritano, infraquartiere addirittura, fra l’Annunziata e la parrocchiale antica e prestigiosa che ha cresciuto, sotto le cupole e i cupolini, lungo i secoli, migliaia e migliaia di giovani nostri cagliaritani, Efisio e Franco e Rita e Salvatore e Paolo e Lucia e Teresa e Marco e Filippo e Carlo e Anna Maria, con il canto e il teatro, le liturgie e l’associazionismo, la convivialità, il gioco e i gruppi. Signoreggia, con l’esempio dei patroni, anche – ora soprattutto – la memoria di Carlo Vespa, ad un mese dal suo doloroso congedo. Nella nostra mente il suo volto, è sulla sua immagine e la sua voce che si orientano in esclusiva il nostro pensiero e il nostro sentimento, oltre l’emozione, molto oltre l’emozione del momento, così è stato ieri sera venerdì 4 giugno.

«Non siate pigri nel lodare Dio, dopo quel che ha fatto per voi. Se fate il bene, il male non vi raggiungerà. E se la preghiera che viene da un cuore sincero è una cosa bella, l’elemosina fatta con generosità vale più di qualsiasi ricchezza acquistata in modo disonesto. E’ meglio compiere opere di misericordia che mettere da parte oro e tesori. L’elemosina strappa dalla morte e ottiene il perdono di qualsiasi peccato…». Tobi e Tobia – e gli altri della scena, da Anna e Sara, da Raguel a Edna… a Raffaele-Azaria angelo di Dio guida e guaritore – presentano se stessi, così li abbiamo capiti, se stessi e la propria nuda umanità in tempi di privazioni e cattività assiro-babilonese, cercano la strada giusta fidando nella sapienza che riempie la loro fede, la stessa ereditata dai padri… Così in tempi israeliti che per noi sardi potevano essere quelli stessi del dominio africano-cartaginese e prima quelli dei villaggi nuragici, nel Mediterraneo quelli dei primi viaggi fenici lungocosta, esploratori e commerciali…

Matteo dall’ambone offre all’assemblea i motivi spirituali riuniti nel libro di Tobia, la comunità li raccoglie e ciascuno pensa poi di elaborarseli ancora a casa, fra i libri di casa, e a casa per mischiarli con quelli evocativi della personalità di Carlo, magari anche recuperando qualcuno dei messaggi ultimi di Carlo, prova della sua umanità trasparente e pulita. Io anche scovando da un articolo mio vecchio di quasi vent’anni e riferito alle agenzie bancarie del Villacidrese-Guspinese e Medio Campidano (su La Gazzetta del Medio Campidano d’inizio 2003, rifluito poi nel volume Per una storia de Il Banco di Napoli in Sardegna. Gli impiegati al servizio dell’economia regionale in un’avventura durata 113 anni) una riga che lo riguarda: «Molti di questi personaggi sono ormai scomparsi. L’occasione è stata buona per ricordarli a chi li conobbe e ne apprezzò cortesia e competenza nel sevizio al pubblico. Ma anche, perché non aggiungerlo? per rammentare uno “stile” di semplicità e spontanea propensione all’amicizia paesana di tanti impiegati (magari cagliaritani e perfino napoletani) che sono passati dietro quel certo bancone. Ognuno con la sua personalità e originalità. Anche intellettuale ed artistica: fino… per fare un solo nome d’“annali”, Carlo Vespa, cassiere/contabile in ufficio (giovanotto esordiente a San Gavino), dottore in scienze politiche nei dibattiti impegnati, cantante/chitarrista dei Banda Beni in televisione e in piazza…».

Rintraccio qualche mail, mi domando se non sia il caso di condividerne la ricezione se essa sa renderci di Carlo il tratto spontaneo e amico. Mi decido, non so se per bene – intenzione a parte –, spero d’essere compreso.

 

«Caro Gianfranco,

«Prima di tutto ti ringrazio tantissimo per il pensiero. «Il 30 maggio sono stato operato per la quarta volta (la prima a gennaio 2017) per le neoplasie alla vescica: secondo quanto mi hanno detto l’operazione è andata bene. Questa volta mi ha operato il primario (De Lisa, alla clinica urologica universitaria presso il S.S Trinità). La frequenza di recidiva potrebbe essere dovuta ad una incompleta asportazione dei polipi per cui ha utilizzato una tecnica più sofisticata. Il risultato si potrà conoscere alla cistoscopia di controllo che dovrei fare una volta ottenuto il referto dell’esame istologico che sarà disponibile il 19 giugno. Avevo fatto anche la terapia farmacologica che avrebbe dovuto rallentare la riformazione delle neoplasie. Questa volta dovrei fare, invece, una terapia di tipo immunologico che dovrebbe essere maggiormente efficace e che si utilizza per i casi più gravi. Sono in attesa che mi chiamino per fare dei test di compatibilità.  Comunque lo spirito è forte, anche se l’età avanza, come giustamente fai notare, ma non siamo ancora in disarmo.

«Ti faccio tanti auguri per la salute: bisogna armarsi di Santa pazienza e avere fiducia.

«Un abbraccio. Carlo».

«Caro Gianfranco

«ti ringrazio moltissimo per il pensiero e per gli allegati di cui avevo già parlato a Matteo.

«Per quanto riguarda la mia salute, ho fatto una TAC che non ha evidenziato infiltrazioni extra vescicali della patologia ma ha anche confermato quanto risultante dall’ultima cistoscopia del 20 febbraio, ovvero la presenza di solo due neoformazioni millimetriche, il che è una grande notizia perché in quattro mesi non ci sono stati peggioramenti, come era capitato le altre 4 volte. Il 18 giugno mi hanno operato in day hospital per l’elettrofolgorazione delle neo formazioni. Mi hanno dimesso in giornata e non mi hanno dato neanche convalescenza, il che mi ha fatto piacere, anche se mi sono dovuto prendere una giornata di ferie, per stare a casa almeno un giorno. Il prossimo appuntamento è il 20 settembre per la cistoscopia di controllo alla quale seguirà, se tutto va bene, la ripresa della terapia farmacologica immunitaria che consiste, per il primo ciclo, nell’instillazione in vescica per sei volte, una alla settimana, del bacillo della TBC. 

«Piuttosto, tu fammi avere notizie della tua salute: mi ricordo che avevi problemi di carattere ematico e avevi dovuto sospendere le donazioni di sangue.

«Matteo che, come ti ho detto, studia per la laurea magistrale al campus di Forlì dell’Università di Bologna, in questi giorni è appunto a Bologna per partecipare al convegno internazionale sui vent’anni del Processo di Bologna, che riguarda l’armonizzazione dei titoli di studio a livello internazionale. Partecipano oltre 700 ospiti europei e non e un centinaio di Rettori. Oltre ad ospitare e a fare da cicerone ad un nutrito gruppo di compagni dell’ESU (European Students Union, il sindacato studentesco europeo), anche in qualità di responsabile esteri dell’UDU (Unione degli Universitari, il sindacato degli studenti universitari italiano che viene sostenuto dalla CGIL), ha contribuito all’organizzazione e fatto da facilitator (più o meno stimolatore/moderatore) in un dibattito (vedi foto) ed è stato anche intervistato ieri da Radio 1 (allegato).

«Per non farsi mancare niente è in attesa di pubblicare la tesi di laurea triennale che ha per titolo Europa e India, partiti a confronto: il PPE e il PSE con il BJP e l’INC . Il libro potrebbe avere un titolo diverso perché è stato integrato con riflessioni sulle recenti elezioni europee e cita anche la rivolta dei pastori per il prezzo del latte. Quando sarà disponibile te ne farò avere una copia.

«Per cambiare argomento con qualcosa di più frivolo, ti mando anche il link all’ultima canzone del Banda Beni. Ne seguiranno altre a breve. https://www.youtube.com/watch?v=NvNAPt7TuUE

«Un abbraccio e, anche da parte di Anna Maria, tanti auguri per la salute!».

«Ciao, Gianfranco

«Dopodomani parto con mia moglie per Forlì e poi Parigi e poi di nuovo a Forlì per la sistemazione di Matteo (che ti ringrazia per i libri) per l’Erasmus ed il ritrasloco da Forlì a Cagliari. Torniamo il 23 e poi il 27 devo fare un intervento in day hospital. Ci potremmo aggiornare dopo quest’ultima data. Mi sembra una buona idea per ricordare il caro amico».

«Ciao, Gianfranco

«spero che tu stia bene, io sono stato sottoposto il 27 gennaio ad un intervento in Day Hospital per la resezione di una piccola neoplasia e il 26 avrò la visita di controllo ed esame del referto istologico.

«Fammi sapere della tua salute e spero che i tuoi problemi ematici si siano risolti o, perlomeno, stabilizzati.

«Dopodomani, 20 febbraio alle 18, Matteo presenta il suo libro presso la facoltà di economia in viale Fra Ignazio (Aula5).

«Spero che tu possa venire così avremmo anche modo di metterci d’accordo per la “chiacchierata” su Mario Biggio che mi avevi proposto, sempre che l’idea sia sempre valida.

«Di seguito la locandina dell’evento dalla pagina Facebook di UNICA 2.0, il sindacato studentesco di cui Matteo è stato per un anno coordinatore.

«Matteo torna domani da Cipro dove ha partecipato ad uno dei periodici Board Meeting dell’ESU (European Students’ Union) nella sua qualità di responsabile esteri dell’UDU (Unione degli Universitari).

«Attendo tue (buone) notizie.

«Un abbraccio fraterno».

Sa vida è bella,

è sempri prus bella,

fentana oberta da lassada intrai,

bella sa luxi chi passada impari

gioghendi a giocai

Candu sa notti no passa’ mai

no bis s’ora de ti ‘ndi pesai,

puru su cani si ‘nd ‘esti scidau

e t’holli basai

A su merì cu’ is amigus in prazza,

arrexionendi de tottu sa dì,

mancai ci scappada puru sa pizza…

e no accabbaus de arrì

No s’ammancada nudda

“nemmeno il caffè”,

su disigiu de podi

“spartire” qualcosa con te

E a pagu a pagu su soli si studa’,

sa luxi prena s’ada mancai,

è propriu s’ora de torrai a domu…

deppeus furriai

Grazias a Deus sa dì esti accabbada,

serru sa porta, ca no’ si sci mai…

ma è propriu a Deus chi, mancai drommiu,

deu bollu ascurtai

ma è propriu a Deus chi, mancai drommius,

deppeus ascurtai

Grazias a Deus

Grazias a Deus

Gianfranco Murtas

Fonte: Giornalia 

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