Cammino di Santu Jacu

Il Cammino di Santu Jacu, è un percorso di pellegrinaggio che tocca vari territori e che si estende dal nord al sud dell’isola. Il pellegrinaggio, secondo un accordo di programma denominato “Bias de Fidi: il Cammino di Santiago in Sardegna”, unisce i comuni di Mandas, Cagliari, Goni, Ittireddu, Noragugume, Nughedu Santa Vittoria, Orosei, Perdaxius e Soleminis.

Queste municipalità sono accomunate dalla storica devozione a San Giacomo Apostolo quale Santo Patrono delle rispettive comunità di appartenenza e tutti si riconoscono nell’antica leggenda che vuole l’opera di evangelizzazione iniziata da San Giacomo in Palestina e proseguita in Spagna, abbia avuto breve tappa in Sardegna.

La storia.
Tra quelli praticati in Sardegna il culto verso san Giacomo Apostolo, assume una valenza speciale sul piano dell’intensità e della diffusione.
San Giacomo nacque a Betsaida, in Galilea, era figlio di Zebedeo e Maria Salomè e fratello dell’apostolo Giovanni Evangelista.
Insieme al fratello seguì Gesù Cristo e assistette a molti dei miracoli che questo compì; fu uno degli apostoli più fidati e il primo apostolo martire.
Venne decapitato intorno al 43/44 d.C. a Gerusalemme per volere del re Erode Agrippa I.
Secondo la tradizione, dopo la morte e resurrezione di Gesù Cristo, San Giacomo si sarebbe recato nella penisola iberica per svolgere la sua opera di evangelizzazione e in questo viaggio sempre la tradizione vuole il transito del Santo in Sardegna.

Il percorso.
Generalmente le tappe del percorso del pellegrino sono luoghi che appartengono ad un percorso lineare e unico verso un’unica destinazione.
La realtà specifica della Sardegna, invece, la sua insularità e le modalità con cui si è diffuso il rito di San Giacomo sono tali per cui ciascuno dei centri che ospita la chiesa di San Giacomo (Mandas, Cagliari, Goni, Ittireddu, Noragugume, Nughedu Santa Vittoria, Orosei, Perdaxius e Soleminis) diventa l’obiettivo del pellegrinaggio che parte dai paesi circostanti per giungere alla chiesa patronale di questi centri.

In tal senso, la chiesa diventa simbolo di Compostela, cioè la destinazione fisica del pellegrino nel suo lungo cammino. Percorrere e ripercorrere quei sentieri che conducono ( e conducevano) al singolo paese dai paesi circostanti significa metaforicamente “compiere un tratto del percorso”come atto fisico e religioso del pellegrino.Le chiese prese in esame sono, inoltre, particolarmente interessanti non solo dal punto di vista religioso, ma anche da quello storico e artistico, in quanto rappresentano un’importante testimonianza della storia e dell’architettura medievale e moderna della Sardegna.

Parallelamente, però, esiste anche il percorso virtuale che vede l’appartenenza al “sistema”di cui fanno parte i Comuni di San Giacomo in Sardegna uniti non solo fisicamente ma anche simbolicamente dalla fede, in un’unità di intenti e obiettivi rivolti al pellegrino Jacopeo. In questo modo si accentua ancora di più la necessità per il pellegrino di non avere un’unica meta ma più destinazioni per il suo cammino di fede , nella sua condizione umana di perenne errante, alla perenne scoperta di se stesso.

Questi percorsi fisici, e più in generale il percorso virtuale citato, guidano i pellegrini durante le festività patronali dei comuni di San Giacomo, ma molto più spesso il turismo di nicchia durante tutto l’anno, alla scoperta del culto del pellegrino Jacopeo all’interno del contesto storico-culturale dei comuni dell’itinerario.La natura, il paesaggio e gli elementi caratteristici dei luoghi rendono ancora più suggestiva l’immersione del pellegrino nel suo cammino di fede.

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