Una tragica festa nel ricordo delle bombe del 1943

Quando Cagliari – dopo le bombe di febbraio e marzo ’43 – era solo un orrendo cumulo di macerie e tutto sapeva e odorava di sangue e di morte, un camioncino passò in mezzo a quella infinita devastazione.
Era Sant’Efisio che, anche in quella immane tragedia, passava per le strade di quella che era stata la “città del sole”. Nel tragitto fu adagiato nel cassone del furgoncino che correva verso Nora.
E per tutti fu Efis mortu, sodale con le vittime e i feriti di ottant’anni fa.
Il Voto fu sciolto, Cagliari seppe rialzarsi e risorgere.
Perché mai si volle staccare dal manto rosso del suo “protettori poderosu”.

È in distribuzione nelle librerie di Cagliari il volume “Efis mortu”, il racconto di quella drammatica edizione del Voto del 1943, a ottant’anni esatti dallo scioglimento della secolare promessa al Santo martire, protettore di Cagliari e delle genti di Sardegna.

Il libro è acquistabile presso: la libreria Paoline in via Garibaldi, da Miele Amaro in via Manno, nella libreria del Bastione in piazza Martiri, nella libreria Sant’Eusebio in viale Fra Ignazio e presso la parrocchia di Sant’Anna e la chiesa di Sant’Efisio.

Presentazione del libro "Efis Mortu" con l'autore Paolo Matta

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