UN GESUITA E LA GIUSTIZIA CAPOVOLTA

c69e8f1ae422a507cd1a8d70ce0bd45c_XLL’argomento carcere rimane tra i temi sociali in cui normalmente l’opinione pubblica si divide in due: tra giustizialisti che considerano le carceri discariche sociali e permissivisti che pensano che il carcere faccia più male che bene.
Il gesuita padre Francesco Occhetta, giornalista e scrittore di Civiltà Cattolica, nel suo ultimo libro La Giustizia Capovolta, propone una terza via: quella della giustizia riparativa. La sua proposta di promuovere nuovi modelli di giustizia nasce dall’esperienza vissuta in prima persona di sei anni, come volontario nelle carceri di San Vittore a Milano, di Bucaramanga in Colombia e di Arica in Cile.
La Misericordia e la giustizia riparativa sono i fondamenti sui quali Papa Francesco celebrerà il prossimo 6 novembre la Giornata dei detenuti e sono stati anche il fil rouge degli interventi del magistrato Paolo De Angelis e di Francesco Birocchi, presidente regionale OdG, alla presentazione del libro di padre Occhetta, alla Facoltà Teologica di Cagliari. Nella gremita aula tesi della Facoltà, il dottor De Angelis, in un appassionato intervento ha individuato in tre concetti chiave il cuore del libro: la riconciliazione del reo con la vittima sulla base della verità processuale, il principio di reciprocità per cui la pace si fa sempre in due e l’inizio di un cammino di riconciliazione che potrà essere fatto solo nel momento giusto.
Nel successivo dialogo, Padre Occhetta è partito propria dalla sua esperienza di volontario riassumendo in sette parole l’itinerario tracciato nelle pagine del libro tra l’esperienza diretta, la riflessione culturale e la testimonianza di alcuni operatori di giustizia. Le 7 parole sono: vittima, giustizia, detenuto, misericordia, carcere, riabilitazione e spiritualità. Quest’ultima intesa come esperienza profonda di distinguere il bene dal male e di saperli riconoscere. E’ la pratica spirituale che permette la conoscenza profonda di sé e l’incontro con un Altro a rendere il reo consapevole del male compiuto e la vittima capace di andare oltre il suo dolore.
Alla presentazione del libro di padre Occhetta, organizzata dall’Ucsi Sardegna, dalla libreria Paoline e dalla Pontificia Facoltà Teologica, hanno dato un prezioso contributo gli interventi di: Rossana Carta, direttore dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Ministero della Giustizia; Bruno Asuni responsabile dell’Associazione Coordinamento Volontariato Giustizia; Maria Grazia Caligaris, ex consigliere regionale, presidente associazione Socialismo Diritti Riforme.

Alessandro Porcheddu

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