Quaresima, fra le Ceneri, il Covid, la Guerra: quale percorso verso la Pasqua e Sant’Efisio?

A Villanova i bianchi cantori dell’arciconfraternita della Solitudine hanno iniziato le prove. Ci credono e ci sperano fortemente: non sarà una Quaresima senza riti e senza canti. Torneranno le processioni dietro il Cristo morto, tornerà “Su scravamentu” e tornerà anche “S’Incontru” al mattino di Pasqua.
Stadi pieni
«D’altronde», dicono, «stiamo tornando alla piena capienza degli stadi, bar e ristoranti li vediamo superaffollati, per non dire delle discoteche: perché allora vietare le processioni della Settimana santa? Con quali motivazioni?
Chiesa prudente
I parroci, soprattutto quelli del Centro storico, “culla” delle tradizioni pasquali, non si sbilanciano e attendono. Con le dovute precauzioni, già l’anno scorso si è celebrato il rito della benedizione dei rami d’ulivo alla Domenica delle Palme, così come, alla sera del Giovedì santo, la “Lavanda dei piedi” nella Messa in Coena Domini. Tutto lascia supporre che si vada verso altre aperture.
L’incognita Sant’Efisio
Resta l’interrogativo oggi più gettonato. Intanto il 19 marzo, nella festa di San Giuseppe, si ritorna all’insediamento della Guardiania e alla elezione del Terzo Guardiano. «In  quella data», dicono a Stampace, «sarà di sicuro più chiaro se – dopo due anni di austerità – si tornerà alla tradizione secolare». (p.mat.)

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