Quanto Fra Nicola fu silenzioso, tanto Fra Nazareno fu prodigo di consigli, talvolta perentori, Come quel lapidario “a confessarsi sia“, con cui spesso chiudeva il colloquio invitando alla conversione personale e al ritorno alla vita sacramentale. Pazienza e saggezza che si accompagnavano a una capacità diagnostica che lasciava anche i medici interdetti. Sono soprattutto le sue mani a operare meraviglie, anche attraverso le sue famose “caramelle benedette”, di norma al rabarbaro, che distribuisce a piccoli e grandi. Decine i casi di guarigione, spesso inspiegabili, che gli vengono attribuiti.