MEDJUGORJE, DAL PAPA: «SÌ AI PELLEGRINAGGI» LE APPARIZIONI? «RISERVE E ULTERIORI INDAGINI»

Cauta apertura della Santa Sede sul “fenomeno Medjugorje”.
Su disposizione di Papa Francesco, a diocesi e parrocchie viene concessa l’autorizzazione a organizzare i pellegrinaggi nella cittadina della Bosnia-Erzegovina, luogo della apparizioni della Madonna, non più «in maniera privata», come accaduto finora, ma in modo ufficiale.

Tre milioni l’anno sono i pellegrini che si recano nel paesino della ex Jugoslavia dagli anni ’80 al centro dell’attenzione per le prodigiose apparizioni della Vergine a un gruppo di veggenti.

«Considerati il notevole flusso di persone che si recano a Medjugorje e gli abbondanti frutti di grazia che ne sono scaturiti, tale disposizione rientra nella peculiare attenzione pastorale che il Santo Padre ha inteso dare a quella realtà, rivolta a favorire e promuovere i frutti di bene», si legge in una nota della Sala Stampa vaticana. «Il visitatore apostolico avrà, in tal modo, maggiore facilità a stabilire – d’intesa con gli Ordinari dei luoghi – rapporti con i sacerdoti incaricati di organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, come persone sicure e ben preparate, offrendo loro informazioni e indicazioni per poter condurre fruttuosamente tali pellegrinaggi».

Con una sottolineatura. Bisogna «evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa».

Sin dall’inizio del suo pontificato Papa Francesco aveva affermato: «Credo che a Medjugorje ci sia la grazia. Non si può negare. C’è gente che si converte». Quello che, però, non ha mai convinto fino in fondo il Pontefice argentino è il «protagonismo» dei veggenti, come pure il moltiplicarsi di messaggi e segreti quasi a rendere la Madonna, la Madre di Dio, una «postina» o «capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora».
Parole che avevano fatto «soffrire» molti fedeli e scatenato le ire delle frange di medjugorjani più incalliti.

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