Sardo e liturgia: messa in limba a Cristo Re

Giovedì 1° febbraio 2018, vigilia della festa della Candelora, nell’aula tesi della Facoltà Teologica della Sardegna, a Cagliari, si è tenuto un incontro culturale organizzato da un gruppo di fedeli, guidato da don Antonio Pinna, docente di Sacra scrittura nella stessa Facoltà, che da tempo lavora alla traduzione in sardo di alcuni moduli di Celebrazione eucaristica.

In questo incontro il gruppo ha lavorato su un modulo in particolare, intitolato “Gesù luce del mondo” o “Gesù via al Padre”, poi sperimentato nella messa che è seguita all’incontro nella Chiesa di Cristo Re.
Il progetto – che risponde al desiderio da tempo manifestato da un gruppo di fedeli di pregare e celebrare l’Eucaristia in lingua materna – è seguito con attenzione e approvato dall’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, il quale lo ha presentato alla Conferenza episcopale sarda (CES) che lo ha fatto proprio, ed è incoraggiato dalla Facoltà Teologica della Sardegna.

L’iter, a questo punto, prevede il completamento di dieci moduli che saranno presentati dalla CES al Vaticano, in attesa di una conferma che chiarirà in che modo si potranno usare.

In questo incontro del primo febbraio, oltre ad affrontare il tema di fondo dei rapporti tra fede e lingua, e in particolare la lingua materna, i partecipanti hanno potuoo esprimere il loro parere sui testi proposti e dare la loro opinione su alcuni punti precisi in sperimentazione, soprattutto per quanto riguarda i dialoghi liturgici cantati.
È nota l’importanza culturale del canto nella tradizione religiosa in Sardegna, e la collaborazione diretta con questo gruppo, nella proposta di nuove melodie, di Vittorio Montis, già maestro di generazioni al Conservatorio di Cagliari e ora guida del coro parrocchiale di Santa Maria degli Angeli di Flumini di Quartu.

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