Facoltà Teologica, la “rivoluzione” annunciata: il Preside, dopo 95 anni, non sarà un Gesuita

di Alessandro Porcheddu

Dopo quasi un secolo, il prossimo anno accademico sarà per la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna un anno di svolta.
A guidare l’ateneo, infatti, quasi sicuramente non sarà un gesuita, come accade da 95 anni a questa parte.

Un cambio epocale dopo quasi 95 anni di storia della Facoltà Teologica della Sardegna (PFTS), a guida della Compagnia di Gesù fin dalla fondazione a Cuglieri nell’agosto del 1927 e proseguita ancora dopo il trasferimento nella sede attuale di via Sanjust a Cagliari nell’Anno Accademico 1972-1973.

Il Gran Cancelliere
Nei giorni scorsi, a Donigala Fenughedu, si è riunita la Conferenza Episcopale Sarda. Sarà il Gran Cancelliere della Facoltà (in quanto presidente della CES) monsignor Antonello Mura vescovo a Nuoro e in Ogliastra, che rappresenta la Santa Sede presso la Facoltà, a indicare il nome del candidato alla Congregazione per l’Educazione Cattolica che ratificherà ufficialmente la nomina.
 
Facoltà e Gesuiti
Nel giugno 1999 era stata firmata una nuova Convenzione tra la CES e la Provincia d’Italia dei Gesuiti per la gestione accademica della Facoltà.
In base alle nuove norme della Costituzione Apostolica Veritatis gaudium promulgata da Papa Francesco l’8 dicembre 2017, la PFTS si trova all’interno del processo di rinnovamento e riscrittura dei propri Statuti, Regolamenti e Piani di studio.
Dallo scorso mese di giugno – con l’approvazione dei nuovi statuti – il Consiglio di Facoltà può esprimere una terna di candidati tra i professori che hanno i titoli per ambire alla presidenza senza la necessaria appartenenza ai gesuiti con la possibilità quindi che possa essere anche un sacerdote diocesano o un laico.
 
La storia
Per leggere in profondità quanto sta accadendo oggi, bisognerebbe riandare a quel 22 settembre 2013 quando Papa Francesco,  nel corso della sua indimenticabile, storica visita, fece tappa anche alla Facoltà Teologica e incontrò i suoi confratelli gesuiti.
Era allora preside padre Maurizio Teani.
Alla Conferenza Episcopale Sarda era già pervenuta comunicazione ufficiale nella quale si faceva chiaramente intendere che, pur mantenendo l’impegno nel campo dell’insegnamento, il preside non sarebbe stato più espresso dalla Compagnia di Gesù. Fu lo stesso Papa Francesco, accantonando per il momento questa decisione, a chiedere ai gesuiti di proseguire nel servizio fra le mura di via Sanjust.
Alla lunga presidenza di Teani è succeduto ancora un padre gesuita (Francesco Maceri) sino al temine dell’ultimo anno accademico.
 
La svolta
Dopo il Consiglio di Facoltà dei giorni scorsi che ha espresso la “terna” da presentare al Gran Cancelliere, monsignor Mura (fresco di ritorno dall’Argentina per la beatificazione di padre Solinas), consultati i vescovi della Sardegna, a cominciare dal neo segretario generale Cei e arcivescovo di Cagliari e da monsignor Saba che assieme a Baturi nella CES  sono i vescovi delegati per la Facoltà teologica, sarà in grado di indicare a Roma il nome del futuro preside.
Secondo i “bene informati” chi avrebbe le maggiori possibilità di sostituire l’uscente Maceri sarebbero due sacerdoti diocesani Cagliari, don Mario Farci e don Fabio Trudu (direttore dell’Istituto di Scienze religiose di Cagliari) e don Alessandro Fadda della diocesi di Nuoro.
 
Nuovo superiore
I Gesuiti sono in Sardegna da oltre quattro secoli e mezzo. A Cagliari ormai c’è un’unica comunità (San Michele di Stampace, in via Azuni, e appunto quella della Facoltà) Scaduto il superiore, padre Guglielmo Pireddu, ne arriverà uno nuovo: padre Giulio Parnofiello.
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