I Salesiani lasciano Lanusei ma passano il testimone ai Laici

A Lanusei saranno i laici a garantire la continuità della storica ultra-centenaria presenza dei salesiani.

Con la celebrazione di sabato 5 settembre, presieduta dal Vescovo d’Ogliastra Antonio Mura, viene infatti sancita la chiusura canonica della comunità religiosa, ma la presenza della famiglia di Don Bosco verrà garantita dai laici formati in questi anni dai Salesiani stessi.

E’ questa la grande novità che contraddistingue la chiusura di una casa religiosa in Sardegna rispetto alle altre case salesiane di Arborea e Selargius, a quella dei Saveriani a Macomer o dei Conventuali Francescani a Tempio.

La continuità di presenza della famiglia salesiana a Lanusei è spiegata nel comunicato firmato da don Leonardo Mancini, Superiore dei Salesiani dell’Italia Centrale, in cui illustra i passi che hanno portato a tale decisione.

Innanzitutto la situazione generale dei salesiani in Italia e l’avanzare dell’età media, il mandato ricevuto dal Rettor Maggiore di rilanciare il carisma salesiano anche con la diminuzione delle presenze, il forte ridimensionamento subìto in Sardegna dalla Formazione Professionale e la convinzione che i laici della Famiglia Salesiana – specialmente i più giovani – opportunamente accompagnati, possono continuare ad incarnare il carisma salesiano e ad offrire un servizio a beneficio dei ragazzi, dei giovani e della popolazione del territorio.

D’accordo con il vescovo Mura si è arrivati a trovare la soluzione più adatta che continuasse a garantire, seppure con diverse modalità, il servizio finora offerto dall’Istituto Salesiano.

Con la partenza dei tre religiosi finora presenti a Lanusei, ai laici verranno affidati : la responsabilità dell’Oratorio in sintonia con la pastorale parrocchiale locale; il Centro di Formazione Professionale; l’attività della casa per ferie di Cea. Verrà garantito il servizio di chiesa pubblica festiva del Tempio di Don Bosco attraverso la Comunità Salesiana di Nuoro.

L’esperienza di Lanusei e il coinvolgimento dei laici potrà essere un esempio da seguire per la Conferenza Episcopale Sarda che dovrà trovare soluzioni per la gestione dell’ex Seminario di Cuglieri e delle case che stanno chiudendo molti istituti religiosi.

Papa Francesco d’altronde tra i motivi centrali dell’Esortazione apostolica Evangelli Gaudium scrive che “l’evangelizzazione è compito di tutto il popolo di Dio (cf. EG 111-134)” e “i laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio” (EG 102).

Alessandro Porcheddu

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